MONTPELLIER (Francia) – Più di 15.000 visitatori e 700 espositori, per un settore che non conosce crisi. Sono i numeri del salone Sett di Montpellier, che ha inaugurato quest’oggi la sua 43^ edizione: si tratta dell’evento fieristico più importante d’Europa per il comparto del turismo all’aria aperta, soprattutto in questo momento di grande espansione e ottimismo, come ci raccontano i rappresentanti dei campeggi che abbiamo intervistato in fiera.
«Il Sett, che è organizzato da 43 anni a Montpellier, è il primo salone francese nel settore dell’ospitalità turistica all’aria aperta», sottolinea Nicolas Dayot, presidente della Fédération nationale de l’hôtellerie de plein air. «Ogni edizione del Sett permette ai titolari dei campeggi di incontrare i fornitori. Quest’anno, in particolare, c’è da segnalare un grande ritorno dell’Italia in termini di visitatori ed espositori. La stagione è stata eccezionale per i campeggi di tutta Europa e in particolare della Francia. I campeggi francesi hanno la volontà di investire molto e per questo penso che la frequentazione del Sett sarà molto buona: ci sono ampi margini per migliorare la nostra offerta in termini di servizi e di attrezzature».
Molto importanti sono i numeri registrati quest’anno dai campeggi di tutta Europa e in particolare della Francia. Rimarca infatti Dayot: «La stagione turistica 2022, in particolare d’estate, è stata ottima in tutta Europa e soprattutto per il sud del continente, ovvero per Spagna, Italia e Croazia che avevano perso molti turisti a causa del covid, dal momento che le presenze in questi paesi avevano tradizionalmente una fetta importante proveniente dall’estero. La posizione della Francia, invece, è un po’ diversa: qui abbiamo una larga maggioranza di camperisti francesi, quindi i campeggi francesi hanno sofferto molto meno a causa del covid. Tuttavia, ci sono ancora ampi margini di miglioramento per la prossima stagione: abbiamo superato i 120 milioni di presenze, che ci rendono il primo paese d’Europa per il turismo all’aria aperta, ma confidiamo di poter fare ancora meglio nel 2023. Molto dipenderà dall’evoluzione dell’economia, in vista della crisi e della recessione che sono in arrivo. Sono fattori ad oggi imprevedibili, ma siamo ottimisti».
Aggiunge poi Philippe Robert, presidente della Fédération de l’hôtellerie de plein air Languedoc-Roussillon, fondatrice e organizzatrice del Sett: «Bisogna fare un piccolo excursus storico. L’anno 2019 era stato da record per il nostro settore, poi com’è noto il 2020 a causa del covid ha visto un calo del 20% del turismo. Già nel 2021 siamo riusciti a raggiungere gli stessi numeri del 2019, ma soprattutto grazie al maggiore numero dei francesi che sono rimasti in Francia, e che hanno compensato gli stranieri che ancora non erano tornati. Ma nel 2022, i francesi sono quasi tutti rimasti a fare le vacanze all’interno del paese e parallelamente gli stranieri sono tornati: è per questo che la stagione appena conclusa è stata da record. Sarà complicato registrare le stesse cifre negli anni a venire, perché di certo una parte dei francesi ricomincerà ad andare all’estero, ma quella in corso è comunque un’ottima tendenza che ha molto aiutato le nostre strutture. Il covid ha aiutato molti francesi a riscoprire il proprio territorio attraverso le vacanze all’aria aperta, e certamente molti di questi continueranno a trascorrere le loro ferie senza andare all’estero».
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