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127 mila turisti in arrivo in Italia, ma nelle strutture manca personale

Nonostante la ripresa dei consumi, l'occupazione non è ancora tornata ai livelli pre pandemia

L’arrivo della primavera e l’attesa dell’estate hanno reso più stringente la richiesta di personale all’interno delle strutture ricettive, compresi i campeggi.

Le associazioni di categoria (anche supportate dalla politica) lanciano appelli da ormai da due anni, sperando in un “ritorno al lavoro” del personale stagionale. Se nel 2022 mancavano all’appello 250 mila addetti, il ministro del Turismo Daniela Santachè ha ricordato da recente l’assenza di “almeno 50 mila addetti che mancano rispetto le reali necessità delle imprese turistiche” nel 2023.

In Emilia-Romagna, Iscom E.R. Ravenna, in collaborazione con Confcommercio Ravenna ha lanciato “Bachecalavoro”, servizio gratuito di pubblicazione delle offerte di lavoro annuali e stagionali. Il presidente Confcommercio Ravenna, Mauro Mambelli, ha messo in evidenza alcune contraddizioni di mercato significative.

Secondo un sondaggio di Fipe Confcommercio (la Federazione italiana Pubblici esercizi) in tutta Italia mancano migliaia di addetti, soprattutto figure professionali che non si trovano per il settore turistico. I livelli di occupazione non sono ancora tornati a quelli registrati prima dello scoppio della pandemia, nonostante la ripresa dei consumi degli ultimi due anni. Ma trovarli non è facile: per il 30% delle figure richieste ciò dipende dal numero ridotto di candidati, mentre per il 13,8% il motivo principale è l’inadeguatezza dei curricula presentati. Secondo Confcommercio Ravenna – ha proseguito Mambelli – è fondamentale sviluppare una strategia condivisa con istituzioni, parti sociali e imprese per avvicinare soprattutto le nuove generazioni, superando definitivamente una logica di mero assistenzialismo che ha reso sempre più complicato l’incontro tra domanda e offerta“.

Ad inizio marzo Assoturismo Confesercenti ha segnalato l’assenza di 50 mila addetti per i mesi di picco e i primi appuntamenti importanti (a partire dalla prossima Pasqua), a fronte dell’arrivo di 127 mila turisti verso l’Italia. I lavoratori non si trovano: il 34% delle imprese ha difficoltà a coprire le posizione aperte, non solo per preparazione inadeguata ma anche per mancanza di candidati. Una percentuale che sale addirittura al 52% nella ristorazione, mentre scende al 26,7% nelle altre imprese del turismo.

Non sono state diffuse stime specifiche per il settore camping, ma è certo che, se coinvolti all’interno delle strutture, receptionist, cuochi, personale di sala sono figure professionali difficili da reperire.

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