Quest’estate gli arrivi e le presenze nei campeggi italiani torneranno ai livelli pre-pandemia. Lo afferma un’indagine di Confcommercio-Assocamp su dati di Faita-FederCamping e di Google trends, che prevede 10,5 milioni di arrivi e oltre 69 milioni di presenze per il solo settore del turismo all’aria aperta. Il merito è soprattutto del ritorno integrale degli stranieri, dopo due estati in cui i viaggi dall’estero sono stati fortemente limitati a causa delle restrizioni per il contenimento del covid-19.
L’indagine di Confcommercio-Assocamp offre una panoramica dei cambiamenti in atto nel comparto del turismo all’aria aperta, fotografando le esigenze e le propensioni dei viaggiatori che si affidano alla navigazione online per decidere la meta delle proprie prossime vacanze. Per l’85% delle strutture intervistate, la stagione del 2022 si chiuderà con una crescita del 30% rispetto all’anno precedente. In leggera ma significativa crescita anche la durata media dei soggiorni nei campeggi, che passa da 6 a 6,6 giorni, ritornando alle tendenze di prima della pandemia.
Per quanto riguarda le modalità, crescono le prenotazioni di maxicaravan e di “lodge tent”, le cosiddette tende di lusso. Più stabili le piazzole libere per l’installazione di tende della clientela (+10%), mentre salgono le prenotazioni per quelle attrezzate per i veicoli ricreazionali come camper e roulotte (+15%), a conferma del trend già registrato nel 2021. Secondo gli imprenditori intervistati, cresce l’attenzione, da parte dei turisti, per i servizi ricreativi e sportivi e per una ristorazione ricercata, con prodotti enogastronomici del territorio. Molto richieste anche la presenza di spiagge attrezzate con servizi innovativi. I prezzi sono rimasti generalmente stabili, in alcuni casi hanno registrato dei leggeri aumenti, legati soprattutto al caro energia e agli aumenti delle materie prime.
Inoltre, lo studio riporta le tendenze di ricerca degli utenti su Google sui temi relativi a camper, campeggi e villaggi turistici, nel periodo compreso tra maggio 2016 e aprile 2021. Tra i vari luoghi presi in esame, l’indagine sottolinea un aumento del 36% nella propensione delle persone a spostarsi verso parchi nazionali, spiagge pubbliche, porticcioli, aree cani, piazze e giardini pubblici; senza contare che il camper è sicuramente un’ottima occasione per seguire l’ondata del cosiddetto “slow tourism”, in cui il viaggiatore ha modo di spostarsi da una destinazione all’altra con i propri tempi e con migliori opportunità di prolungare il proprio soggiorno ottimizzando costi e benefici.
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