Il settore viaggi e turismo in Italia sta vivendo una forte ripresa post-pandemia, a rivelarlo è la ricerca sull’Impatto Economico del 2023 del Consiglio Mondiale per i Viaggi e il Turismo (WTTC).
Secondo la ricerca, il settore contribuirà con 194 miliardi di euro all’economia italiana quest’anno, raggiungendo quasi il 3% del picco pre-pandemico.
Il WTTC prevede inoltre che il settore creerà più di 65.000 posti di lavoro quest’anno, recuperando quasi tutti i posti persi a causa della pandemia da COVID-19 e arrivando a quasi 2,8 milioni di posti di lavoro.
L’anno scorso, il contributo del settore viaggi e turismo al pil è aumentato del 33,4% raggiungendo oltre 194 miliardi di euro, rappresentando il 10,2% dell’economia italiana e avvicinandosi al picco del 2019 di 200,5 miliardi di euro.
Lo scorso anno, il settore ha creato anche 315.000 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente, arrivando a 2,7 milioni di posti di lavoro a livello nazionale – uno ogni nove posti di lavoro in Italia. Attualmente, il comparto ha recuperato 334.000 dei 477.000 posti di lavoro persi durante la pandemia.
Lo scorso anno ha visto anche il ritorno dei viaggiatori internazionali in Italia, con le spese dei visitatori stranieri cresciute del 99,3% raggiungendo oltre 42 miliardi di euro, appena l’11% in meno rispetto ai livelli del 2019.
Julia Simpson, Presidente e ceo del WTTC, ha dichiarato: “Il settore Viaggi e Turismo è un importante contributore per l’economia italiana. La forte ripresa del settore è una buona notizia per l’occupazione e la prosperità in tutta Italia, con il ritorno dei visitatori internazionali. Nei prossimi dieci anni ci aspettiamo che il turismo cresca fino a rappresentare il 12% del PIL italiano.”
Il World Travel & Tourism Concil ha fatto una previsione per il prossimo decennio. E’ stato previsto che il contributo al prodotto interno lordo proveniente dal settore turismo e viaggi crescerà fino a raggiungere quasi 237 miliardi di euro entro il 2033, rappresentando quasi il 12% dell’economia italiana, e impiegherà oltre 3,3 milioni di persone in tutta la Penisola, con uno italiano su sette che lavorerà nel settore.
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