Il turismo italiano è tornato in buona salute e l’Italia è rientrata nuovamente tra le mete più gettonate del turismo nazionale e internazionale. Le previsioni 2022 dell’istituto Demoskopika si sono trasformate in numeri reali, come è accaduto ad esempio per la città di Roma: la capitale (che vale ben il 9% del PIL in termini di turismo) ha visto un recupero a Pasqua 2022 di ben il 74% sul 2019, con una stima a poche settimane dalla stessa festività di quest’anno di ben 270 mila arrivi dall’estero e 670 mila presenze al giorno. Secondo l’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio, nel 2022 i turisti sono più che raddoppiati, raggiungendo quota 15 milioni rispetto il 2021.
Pasqua e i ponti del 25 aprile e 1° maggio vedranno anche gli italiani in forte movimento con le città d’arte favorite, seguite dalle località di mare e montagna oltre che dai laghi. Questo a dimostrazione del buono stato di salute anche del settore open air, che nel 2022 ha avuto un’ottima stagione, superando i dati del 2019 e mettendosi alle spalle la triste parentesi del Covid-19.
Anche Confcommercio per le imprese ha confermato un effettivo ritorno alla normalità e un definitivo rilancio. “Dopo due anni di pandemia ed una perdita complessiva di circa 24 miliardi di euro, il 2022 sembrerebbe essere stato l’anno del ritorno alla normalità” – si legge nel documento condiviso da Confcommercio lo scorso febbraio -. Accade nonostante il periodo di grande incertezza sia per colpa del conflitto in Ucraina, che per i rincari energetici e delle materie prime, i dati delle vacanze di Pasqua sono molto rassicuranti”.
Dopo la primavera, previsioni positive arrivano anche per l’estate. I dati del 2022 continuano a fare ben sperare anche per il 2023. Secondo le stime dell’Osservatorio Confturismo saranno circa 28 milioni gli italiani in partenza tra giugno settembre: un week-end a giugno, uno short break tra luglio e inizio agosto e una vacanza di almeno 7 giorni ad agosto sono i programmi più gettonati. I vacanzieri spenderanno in media 300 euro a testa per un fine settimana, 540 per una vacanza tra i 3 e i 6 giorni e 1.250 per la vacanza di almeno sette giorni, per un totale di circa 47 miliardi di euro che si riverseranno nell’economia nazionale.
In attesa dei nuovi dati sull’andamento del settore camping e i villaggi turistici, valgono ancora le stime diffuse lo scorso anno da Faita-Federcamping, secondo cui la stagione 2022 aveva evidenziato una forte ripresa della domanda. Secondo, infine, i dati presentati al TTG, la manifestazione fieristica per promuovere il turismo mondiale in Italia, lo scorso anno gli arrivi nei campeggi e nei villaggi turistici italiani ha raggiunto quota 10,7 milioni per un totale di 73 milioni di presenze, di cui il 57% stranieri.
Il risultato positivo si deve proprio al ritorno massiccio di arrivi, provenienti soprattutto dalla Germania e dall’Austria, seguiti poi da Danimarca, Olanda, Svizzera, Repubblica Ceca e Polonia.
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