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Tcs vuole espandersi all’estero e si sta già proponendo come acquirente

L'associazione si sta offrendo per rilevare altre strutture, ad esempio in caso di successione, riposizionamento, riorganizzazione o abbandono da parte dei precedenti proprietari

Il boom dei campeggi, alimentato dalle nuove abitudini nate con la pandemia, sta spingendo il Touring Club Svizzero (TCS) ad espandersi, puntando all’estero. Secondo Oliver Grützner, responsabile della divisione campeggi del TCS, i principali obiettivi sono le regioni confinanti, come la sponda nord del Lago di Costanza, la zona a sud di Brissago o la regione di Annecy. L’ingresso in questi luoghi sarebbe considerato un complemento per l’associazione elvetica.

Il Touring Club Svizzero ha dichiarato di non puntare a luoghi lontani, di non star acquisendo un camping in Spagna, e di voler comunque continuare ad espandersi partendo dai confini della Svizzera. Sul proprio sito web, l’associazione si sta già offrendo per rilevare altre strutture (anche fuori dalla Svizzera), ad esempio in caso di successione, riposizionamento, riorganizzazione o abbandono da parte dei precedenti proprietari.

Cosa c’è di concreto in questa nuova iniziativa? Il Touring Club Svizzero sta valutando circa 20 progetti e il consiglio di amministrazione ha già approvato il progetto di tre nuovi campeggi, tutti situati in Ticino, che passeranno alla fase di realizzazione. Il responsabile della divisione campeggi di Tcs, Oliver Grützner, ha spiegato che il campeggio di Olivone dovrebbe aprire l’anno prossimo, quello nella Valle Verzasca nel 2025, mentre a Carona verrà costruito un villaggio glamping con 25-30 alloggi vicino alla piscina, con apertura prevista per il 2026. Inoltre, un altro stabilimento verrà aggiunto nei Grigioni.

Fa parte dell’ambizione di espansione del Touring Club Svizzero l’obiettivo di garantire che ogni campeggio sia redditizio, riconoscendo anche il particolare momento economico. Ancora Grützner ha spiegato che nel settore camping è in corso un cambiamento generazionale dopo 50 o 60 anni di attività continuata e continuativa, un momento che richiede, evidentemente, un’azione da parte dell’associazione.

Un esempio di ristrutturazione targata Tcs è rappresentato dal campeggio di La Tène: recentemente acquisito, aprirà nel 2026 dopo essere stato completamente rinnovato. Il comune del villaggio situato sulle sponde del lago di Neuchâtel vuole che il sito abbia più peso turistico, puntando ad una combinazione migliore di servizi. Attualmente, il campeggio è occupato da oltre 170 clienti permanenti, ma Grützner ha fatto notare che, se da un lato occupano il 25% delle piazzole, dall’altro contribuiscono solo al 15% del fatturato. Per questo è stata prevista la riduzione del numero di “fissi” per creare più piazzole turistiche. I bungalow, inoltre, saranno circa 30. Un’ulteriore sfida sarà rappresentata dalla fornitura di energia elettrica, aumentato a causa dell’irrigidimento delle temperature in inverno e in estate, ma anche per l’aumento di ospiti che guidano Tesla.

Nel 2022, il TCS ha registrato circa 900.000 pernottamenti nei suoi campeggi, un calo dell’11% rispetto al record assoluto del 2021, quando è stato superato per la prima volta il milione di presenze. Tuttavia, il 2022 è comunque il secondo miglior anno della storia del Tcs, con un incremento del 43% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-Covid.

Il giro d’affari del segmento campeggi dell’associazione nel 2022 ha raggiunto i 35 milioni di franchi, un valore simile all’anno record del 2021. Questo evidenzia il notevole progresso che il settore dei campeggi ha fatto negli ultimi anni.

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