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Veneto, tutto esaurito nei campeggi: 9 turisti su 10 sono stranieri

Lo sanciscono i dati di HBenchmark elaborati per Faita Federcamping

C’è il tutto esaurito nei campeggi e nei villaggi turistici del Veneto. Lo sanciscono i dati di HBenchmark, la piattaforma che alimenta l’Osservatorio turistico regionale del Veneto, elaborati per Faita-Federcamping Nordest. Come sottolinea il presidente di Aita-Federalberghi Alberto Granzotto, «prevalgono gli stranieri, con un particolare boom dalla Germania».

Dal litorale veneto alla sponda veronese del lago di Garda, i risultati e le previsioni (alla data di osservazione del 19 luglio) affermano che oltre un italiano su due ha programmato una vacanza per quest’estate e, di questi, uno su cinque la cerca all’aria aperta. L’occupazione delle strutture registra un incremento del 7% rispetto al 2021, con un numero decisamente esiguo di cancellazioni. Il litorale dell’alto Adriatico per luglio, agosto e settembre vede un’occupazione pari all’86,4% fra bungalow, case mobili e caravan, con punte del 99% a Ferragosto, mentre nel lago di Garda, da oggi a fine settembre, campeggi e villaggi turistici sono prenotati all’88,9% (se consideriamo bungalow, case mobili e caravan), con punte del 98% fra l’8 e il 14 agosto.

«Il turismo open air risponde a un’esigenza di libertà e contatto con la natura sempre più sentita, soprattutto dalle famiglie», spiega Granzotto. «I risultati fin qui raggiunti e il quadro di previsione sono la riprova che il settore, soprattutto nel Veneto, regione leader dell’en plein air, gode di ottima salute».

Aumenta, anche se timidamente, il tempo di permanenza dei turisti, che è in media fra i 7 e i 14 giorni: sul lago di Garda sono gli austriaci a fermarsi per più giorni rispetto al 2021 (mediamente un giorno in più a giugno, a luglio e ad agosto, e fino a due giorni in più a settembre; la permanenza media sulle piazzole è di 1,3 giorni in più). Nei campeggi e nei villaggi turistici dell’alto Adriatico, la permanenza media è invece in linea con l’anno scorso, fatta eccezione per settembre, dove i turisti italiani e olandesi concorrono a un incremento di oltre un giorno.

Il bacino del lago di Garda, da luglio a settembre, è costituito per la maggior parte da ospiti provenienti da Germania (50%), Paesi Bassi (23%) e Danimarca (11%), mentre gli italiani si attestano a quota 4,2%. Nell’alto Adriatico, invece, gli italiani si pongono al secondo posto con quasi il 13%, gli austriaci al terzo posto con l’8,3%, mentre al vertice, ancora una volta, ci sono gli ospiti provenienti dalla Germania, che costituiscono ben il 57,3% del totale.

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