Crippaconcept, il più importante player italiano di progettazione e produzione di mobile home e tende lodge Made in Italy per la ricettività all’aria aperta di nuova generazione, ha organizzato lo scorso 20 aprile un incontro che ha ospitato i maggiori esponenti del settore turistico ricettivo open air in Italia e Croazia. Tre i quesiti al centro dell’evento: in un settore dove la natura e la cultura di un luogo sono il motore che dà slancio all’imprenditoria turistica, quali sono le strategie da introdurre per preservare l’equilibrio ambientale continuando a fare accoglienza di alto livello? Come si garantisce la qualità dell’offerta e, contemporaneamente, si lavora e si migliora il proprio impatto in termini di vivibilità degli spazi esterni e interni, risparmio energetico, circolarità nell’uso delle risorse e dei materiali? E che cosa ci dicono i dati rilevati e le previsioni dei prossimi mesi?
“Siamo consapevoli della nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente e della comunità locali e ci impegniamo costantemente per evolvere il modello di vacanza open air che sia sempre più consapevole e rispettoso della natura, che offra agli ospiti un’esperienza unica e autentica – ha spiegato l’amministratore delegato Crippaconcept Sergio Radaelli -, Il nostro obiettivo è quello di offrire un’esperienza di viaggio indimenticabile, che valorizzi le bellezze naturali e culturali dei territori che visitiamo e che promuova uno stile di vita attivo e sostenibile. Siamo ad un nuovo inizio, siamo pronti ad affrontare le sfide del futuro con entusiasmo e determinazione, e a lavorare insieme a tutti gli attori del settore per creare un futuro sostenibile e responsabile per il turismo all’aria aperta“.
Investimenti importanti, mirati, studiati di concerto con i professionisti della progettazione della ricettività open air è in grado di generare ricadute economiche e culturali determinanti per il settore camping. Oltre l’intervento di Valentina Fioravanti, Chief Marketing Officer di Human Company, sono intervenuti a Milano il presidente di Faita Federcamping Alberto Granzotto e il direttore di Croatian Camping Association Adriano Palman.
“Le imprese dell’open air italiano si preparano ad una stagione con risultati attesi in crescita di almeno 10 punti percentuali rispetto alla già ottima performance del 2022 – ha spiegato Alberto Granzotto -. Le stime si fondano essenzialmente su due elementi: da una parte l’occupazione registrata a Pasqua ‘23 rispetto alla Pasqua ‘22 (+ 13%); dall’altra l’andamento complessivo delle prenotazioni che hanno già raggiunto circa il 45% della disponibilità offerta. Per questo motivo il comparto rappresenta la modalità più dinamica dell’intera offerta turistica nazionale. Un risultato dovuto tanto all’impegno degli operatori che coniugano confort e contatto con la natura in contesti sempre più curati, quanto alla specificità dell’offerta: autenticamente sostenibile ed adatta ad ogni segmento della domanda. In particolare la crescita maggiore dovrebbe venire dagli ospiti stranieri che passerebbero da 5,5 milioni di arrivi a circa 6, con una forte dominante per gli ospiti del centro Europa (Austria, Germania e Svizzera). Più stabile il mercato interno che dovrebbe confermare il risultato record del 2022 superando i 5 milioni di arrivi“.
“La sinergia con i ministeri e gli stakeholder dal mondo della politica fanno si che in Croazia, il settore camping, abbia una posizione di rilievo e venga considerato come parte integrante nei processi di definizione delle leggi e dei regolamenti – ha spiegato invece Adriano Palman –. Stiamo parlando di 839 strutture ricettive di cui più del 38% sono strutture grandi, spesso di proprietà di grandi gruppi, fondi di investimento e simili. Questa parte però rappresenta il 95% della capacità ricettiva totale e sta trainando l’open air in Croazia, offrendo standard e servizi sempre di maggiore qualità. La crescita di questo valore è costante di anno in anno, per accogliere i turisti che amano il nostro Paese e che arrivano per la maggior parte dalla Germania, dalla Slovenia e dall’Austria”.
Sebbene con differenti approcci, la ricettività open air resta al centro del turismo moderno. Può farlo grazie alla proposta di alloggi sempre più innovativi e l’approccio sinergico tra i vertici corporativi e i differenti livelli di istituzione locali.
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